sabato 22 dicembre 2012

E chi dorme più??

Eccomi tornata dopo questa lunga assenza....finalmente da oggi sono in vacanzaaaa!!!
Quindi, a meno che il bubo non voglia andare sempre in giro ;) , avrò molto più tempo per fare le cose che ultimamente mi prendono tantissimo.

Come già molti di voi sapranno, la Dana e io abbiamo "aperto" un negozietto su etsy.. (etsy è una serie di negozi online di persone che vendono i loro prodotti assolutamente handmade, vintage oppure vendono materiali per autoprodursi le cose. Negli Stati Uniti - beati loro - è molto più allargata la cosa e si trova il mondo! Per chi non dovesse sapere cosa è veramente etsy, consiglio un giretto sulla home page - da poco anche in italiano - in maniera da capire meglio cosa vi ho appena scritto!)

Tornando a noi .. il negozietto si chiama Pesca e Fragola: io ovviamente sono la fragola, mentre a sorreta è la pesca!

Di cosa ci occupiamo?
Bella domanda....visto che ci piacerebbe aggiungere mille prodotti.
Per ora abbiamo inserito poche cose... i braccialetti di pesca gli adesivi di fragola....




A breve arriveranno altre novità. Non lo so davvero come mai, ma in questo periodo dell'anno, dove si corre sempre alla ricerca del regalo giusto a me piace rallentare e FARE quel regalo giusto, soprattutto per quelle persone speciali che, sono certa, apprezzeranno la piccola sbavatura di colore, o l'imperfezione di un prodotto non industrializzato, ma fatto con amore!!!



Intanto pesca se ne va in vacanza e io rimango qui a controllare continuamente le statistiche del negozio!! ;) ahahahahaahah
Se non sto attenta potrebbe diventare una dipendenza.






Vi lascio con una dolce buonanotte e le dita sporche di pittura.
P.s. la mia pastamadrina è sempre lì bella attiva, non l'ho abbandonata ;)





venerdì 9 novembre 2012

La mia zucca in tavola...







Bello l'autunno, con i suoi colori, le sue foglie, le sue idee di cambiamento..

Bello l'autunno, con i suoi frutti particolari, la ricerca del calduccio e di passeggiate all'aperto con le sciarpe nuove.







E' la stagione perfetta per riprendere al massimo la panificazione, con la tua pasta madre da custodire ancora meglio, con quella copertina che avevamo messo via.

Ma oggi non vi voglio parlare di pasta lievitata, ma di un altro tipo di pasta, che si fa in un attimo, ma per ottenere quello che vuoi ti serve tutto il pomeriggio se non di più!
Parlo della pasta, la sfoglia per fare i tortelli, che in questa stagione non possono essere altro che di zucca....come quelli della nonna Mimì, o quasi....i cappellacci alla zucca di Ferrara, anzi i caplaz!

Per gli ingredienti sono andata un po' a occhio:

della bella zucca dolce, che va cotta al forno;
del parmigiano grattugiato
taaanta noce moscata (dai mettetene ancora un po', che ci sta bene)
sale
un po' di pangrattato (se vi serve per asciugare la zucca)

La sfoglia la farete con la vostra ricetta preferita, per ogni uovo ci vuole circa un etto di farina.

Iniziate reparando l'interno: in una ciotola mettete la polpa della zucca avendo cura di pressarla con una forchetta oppure tritatela grossolanamente in un mixer (io nel bimby). Ottenuto questo composto denso, unitevi gli altri ingredienti.



Ora preparate la sfoglia e lasciatela riposare per un po' prima di tagliarla a quadratini.

Mettete al centro un cucchiaio abbondante di impasto di zucca, chiudete il quadrato in diagonale, in modo da formare un triangolone e, successivamente, unite le due estremità come per fare un grosso tortellone.
All'inizio non sarà semplice, ma se ce la faccio io!





Condite con dell'ottimo ragù e buon appetito da noi tre!




Per la realizzazione si ringrazia la nonna buba che ha prestato la cucina e gli ingredienti. 

sabato 3 novembre 2012

E un tempo scrivevo così... :)


NELLA GIUNGLA DEI MAXI FLACONI COLORATI

Ammettiamolo...chi di voi, di fronte allo scaffale della miriade di flaconi di detersivi per lavatrice/a mano/delicati/colorati/sintetici/scuri e chi più ne ha più ne metta, non si è trovata in difficoltà nello scegliere il prodotto "giusto"? E cosa ci ha spinto a mettere nel carrello proprio quell'articolo?
Probabilmente, la pubblicità ha in qualche modo influenzato la nostra scelta (diciamo la verità, il bianco che più bianco non si può fa gola a tutti); probabilmente, molte di noi hanno aperto furtivamente i flaconi e annusato le fragranze (alle volte anche troppo invadenti) cercando quella che più si addicesse al nostro naso; probabilmente,  il prezzo ha determinato la scelta finale.
Ma quante di noi si fermano di fronte a tutti quei colori e profumi per girare il flacone e leggere cosa c'è dietro, o meglio, dentro? Il tempo che possiamo dedicare alla spesa non è dalla nostra parte nella scelta accurata dei prodotti per la detersione della casa, ma con qualche piccola accortezza possiamo "selezionare" al meglio il detersivo da usare, per rispettare l'ambiente, ma soprattutto noi stessi e i nostri piccolini di casa.
È vero, un piccolo ostacolo lo incontra subito anche l'acquirente più critico: le aziende che producono detersivi per la casa (a differenza dei cosmetici) non sono tenute a riportare sull'etichetta del flacone l'inci dettagliato (wikipedia suggerisce: “International Nomenclature of Cosmetic Ingredients”, ossia l'elenco degli ingredienti cosmetici espresso secondo una nomenclatura standard – suggerisco ai più curiosi il sito www.biodizionario.it), ma possono riportare indicativamente la natura dei tensioattivi usati e rimandare il consumatore alla lista intera reperibile online. La domanda sorge spontanea: "e io dovrei andare a cercare un sito internet e leggere tutti gli ingredienti contenuti in un determinato prodotto?" La mia risposta è ovviamente affermativa...ne scoprirete di tutti i colori.
Come fare quindi per riconoscere il giusto prodotto, che non aggredisca l'ambiente, la mia pelle, ma che lavi quei bavaglini e quei body che sembrano aver attraversato un campo di fragole mature? 
Eccomi pronta con 10 suggerimenti per leggere al meglio le etichette dei detersivi e sopravvivere in questa giungla. (Ricordatevi che gli ingredienti messi ai primi posti dell’elenco sono contenuti nel prodotto in maggiore quantità).


1.    Evitate ingredienti che contengono il suffisso TH: potrebbero essere di origine vegetale, ma sicuramente gli è stato “attaccato” un qualcosa di petrolchimico (avrete tutti sentito nominare il famoso Sodium LaureTH Sulfate). Per lo stesso motivo, evitate anche la parola ETERE o ETOSSILATO (tipo Cocco Etere Solfato di Sodio).

2.    La FORMALDEIDE ci spaventa tutti, in quanto è causa di arrossamenti, asma e dermatiti: a questo proposito alcuni detersivi, ma soprattutto cosmetici, potrebbero contenere degli elementi che rilasciano formaldeide anche nel tempo. Vi suggerisco di evitare gli ingredienti: Imidazolidinyl urea, Diazolidinyl urea, Bronopol e DMDM Hydantoin.

3.    Sembrerà strano, ma l’ammollo favorisce qualsiasi lavaggio. Molte lavatrici, oggi, lo prevedono…usiamolo!

4.    Preferite il detersivo in polvere per lavaggi sopra i 40°, mentre tenete quello liquido per lavaggi a 30°.

5.    Usate la pallina dosatrice: vi aiuterà a non eccedere nella quantità di detersivo e anche perché il suo “sbattimento” sui capi durante il lavaggio favorisce l’eliminazione dei residui di detersivo sui capi stessi.

6.     Mamme di bimbi con dermatite, questo è soprattutto per voi! Eliminate tutti i prodotti che contengono il methylchloroisothiazolinone o Kathon: si tratta di un conservante ammesso dall’etichetta eco-label (purtroppo!) altamente sensibilizzante soprattutto per chi è soggetto a dermatiti sulle mani. Quindi, via!

7.    I profumi, che tanto ci piace annusare anche sui capi che facciamo indossare ai nostri bimbi, sono per la maggior parte sintetici, non biodegradabili e alterano la flora e la fauna dei fondali marini. Preferiamo prodotti che contengono oli essenziali: all’inizio potrebbe sembrarci tutto “meno profumato”, ma il nostro pianeta ringrazierà!

8.    Diffidate di chi vi promette la biodegradabilità al 100%: è ancora una cosa impossibile, in quanto ci può essere sempre un margine di errore sulla verifica della stessa.

9.    Per moltissimi motivi, di cui vi parlerò in uno dei prossimi articoli, acquistate e usate l’acido citrico, diluito nelle giuste dosi. Lo trovate anche in farmacia e può diventare un ottimo anticalcare, ammorbidente, brillantante. All in one!

10. Le nostre nonne usavano il sapone di Marsiglia: ricordatevi che è ancora uno dei prodotti più pratici e più economici. Ma anche qui state attenti: se fra gli ingredienti troviamo il Sodium Tallowate si tratta di un grasso animale, non vegetale, quindi non si tratta di vera Marsiglia. Per le macchie più grasse provate qualche goccia di detersivo liquido per i piatti direttamente sulla macchia…dicono funzioni, ma questo io non l’ho ancora provato.


Con questo messaggio, non vi sto invitando ad andare nella vostra dispensa e gettare tutti i flaconi che avete; magari, la prossima spesa fatela in maniera un po’ più critica, e cercate di evitare le sostanze più “nocive”.
Ricordatevi che le alternative eco-bio esistono: io le ho trovate e le sto usando….

martedì 16 ottobre 2012

Happy World Bread Day to you....


16 ottobre giornata mondiale della panificazione 

"Lo prendo volentieri", dice. "Sembra un lievito madre in ottima salute".
 La cucina dei desideri segreti - Darien Gee

Stecche con farina integrale di farro..... e mille bolle!


mercoledì 10 ottobre 2012

questi proprio non li conoscevo...

E' quasi tardi, qui a casa nostra..la piccola pulce nana dorme già da un po' e io dovrei impastare - anche se ancora non so cosa - ....

Però, prima di salutare tutti, vorrei lasciarvi una ricetta che ho sperimentato qualche tempo fa.

L'ho proprio copiata dall'antipasto della zia Beppa, andando un po' ad occhio sulle quantità di pasta madre da utilizzare. Si tratta quindi di una conversione home made.

La ricetta è quella degli SCUGNIZZI alla MOZZARELLA:

pasta madre 80 g
farina 180 g 
mozzarella 250 g (ho usato quella dei panetti per la pizza)
olio evo 40 g 
acqua 60 g 
zucchero 10 g 
sale 10 g 
pomodori ciliegina

origano e olio per guarnire
 

Mescolate la mozzarella con la pasta madre.
Aggiungete farina, olio, acqua, sale e zucchero e impastate. Fate lievitare l'impasto finchè non raddoppia, quindi sgonfiatelo e fate delle pieghe. Formate delle palline poco più grandi di una noce. Mettetele distanziate sulla placca già foderata con carta forno e lasciate lievitare ancora.


 Prima di infornare premete col pollice al centro di ogni pallina ed inserite nel foro un pomodorino. 


Spennellate con olio d'oliva, cospargete il tutto d'origano ed un pizzico di sale. 





Cuocete in forno caldo a 180° per 20 min.







Eccoli....





Nel frattempo ho deciso, vada di stecche! :D

E330: TRANQUILLI, È SOLO ACIDO CITRICO


In casa, si sa, c’è sempre bisogno di un aiutino in più per dare quella pulita profonda ai sanitari, che magari abbiamo trascurato da qualche giorno, o magari per togliere tutti gli aloni delle goccioline dalla doccia, o magari per disincrostare il serbatoio della macchina del caffè. Ma per fare tutte queste cose, e molte altre, di quanti prodotti abbiamo effettivamente bisogno?

Di uno solo.

Avete mai sentito parlare di acido citrico? Sono sicura che molti di voi, eco-lettori, ne fate un uso costante. Ma conosciamo tutti le vere potenzialità di questa polverina magica? Eccomi di nuovo qui, per darvi dei piccoli consigli su come utilizzare al meglio l’acido citrico, acquistare meno prodotti aggressivi per l’ambiente e infine, non meno importante, produrre meno rifiuti.

Innanzitutto, vi ricordo che non dovete per forza andare a cercare l’acido citrico chissà dove, ma lo potete tranquillamente comprare in farmacia o in qualche negozio ben fornito di prodotti eco-bio. Con un prodotto solo potrete avere anticalcare, ammorbidente, disincrostante e brillantante. Ma non solo, con qualche accortezza lo potrete usare anche come antinfeltrente, antiruggine e perfino come balsamo per i capelli. Il trucco sta nel diluirlo correttamente in acqua: prendete nota.

Procuratevi un vecchio spruzzino, lavatelo bene e attaccateci una bella etichetta con una grande scritta “ACIDO CITRICO”. Alcuni suggeriscono di usare acqua distillata o acqua piovana, bollita e filtrata - io uso sempre l’acqua del rubinetto e non ho mai avuto problemi. Ricordatevi che, come dice il nome, l’acido citrico è un acido, per cui vi consiglio di utilizzare dei guanti, poiché potrebbe pizzicare leggermente, soprattutto se, come me, avete dei tagliettini sulle dita.

La “ricetta” è molto semplice: preparare una soluzione al 10/15% (ossia, sciogliere 100/150 grammi di acido citrico in 1 litro di acqua).

In questo modo avrete:
1.   Un anticalcare per il bagno e le parti cromate (15%): applicate la soluzione al 15% sulle superfici lavabili per eliminare le incrostazioni, lasciate agire qualche minuto e poi risciacquate. È davvero eccezionale nella doccia, parola di mio marito a cui spesso tocca questo compito.
2.   Un ammorbidente per lavatrice (10%): versate 100 ml di soluzione al 10% nella vaschetta dell’ammorbidente.
3.   Disincrostante per lavatrice (15%): ogni mese versate 1 litro di una soluzione al 15% direttamente nel cestello vuoto e avviate un programma ad alta temperatura.
4.   Brillantante per lavastoviglie (15%): riempite la vaschetta del brillantante con una soluzione al 15%.

Ricordatevi di conservare il vostro nuovo spruzzino ben chiuso, in un luogo fresco, asciutto e al riparo dalla luce. Non mescolatelo ad altri additivi, non utilizzatelo direttamente sui tessuti e non utilizzatelo su marmo, pietre e legno e su tutte quelle superfici sulle quali è sconsigliato l’uso di sostanze acide.

Ultima chicca: i prodotti che utilizzate per disincrostare il wc sono degli acidi molto forti (avete in mente di che colore sono di solito???), quindi sono molto pericolosi, corrosivi e, a lungo andare, danneggiano le tubature e lo smalto del water. Vi consiglio di versare 50 ml di soluzione al 15% e lasciarla lì anche tutta la notte: al mattino una spazzolata e il vostro wc risplenderà come il suo primo giorno.

Magari alcuni utilizzano l’aceto per molte di queste cose che ho appena elencato: è una valida alternativa, che non inquina e non è tossica. Ma ricordatevi che con il tempo l’aceto secca le guarnizioni che potrebbero rompersi.

Una mia amica mi ha detto di aver utilizzato l’acido citrico anche come “ammorbidente” speciale per i capelli, mescolando 20 ml di soluzione al 15% in un litro d’acqua…io non l’ho ancora provato. Lascio ai più convinti la prova e aspetto qui per leggere i vostri pareri.

lunedì 20 agosto 2012

Ritorno...ritorno!!

Il blog si prende una piccola pausa estiva dovuta dalla troppa calura!!!

Vi salutiamo dalle fresche vallate del Trentino, quindi







lunedì 6 agosto 2012

Strane cose nella mia cucina.

Questo post vuole essere d'aiuto a tutti coloro che si avvicinano al mondo della panificazione in piena estate!!! Aiutoooo....

L'altra sera apro un pacco di farina da 5 kg acquistato in uno spaccio bio, da un amico che passava per Verona (non faccio il nome della ditta per correttezza, visto che a posteriori si sono dimostrati molto gentili!) .

Le mie I-stecche
Per fortuna la ricetta del giorno
prevedeva di setacciare la farina.........ok, avete già capito!
Nel setaccio ho trovato tanti, tantissimi piccoli abitanti bianchicci: vermini. O_o

Vi immaginate le mie scene????

Il marito per fortuna è corso in mio aiuto e ha setacciato l'intero pacco fino a mezzanotte, allontanando i sospetti!

Mi sono un po' informata in rete e ho letto che se la farina fa i vermetti significa che è un'ottima farina, senza pesticidi o trattamenti chimici, ma tutte quelle proteine dove le mettiamo?

Quindi non so se abbiamo fatto bene o meno, ma buttare tutta quella farina mi faceva sentire molto poco eco-green, ecco! Certamente ora la controllerò periodicamente e se dovessi invitarvi a cena, vi assicurò che non la metterò nei vostri panini! :)

Le "amiche" panificatrici, molto più esperte di me, mi hanno consigliato di mettere la farina in frigo: alcune di loro, già verso la fine di maggio, le ripongono al fresco per le vacanze estive nei ripiani del loro frigorifero.

Ecco il mio, con l'impasto delle stecche (purificato!) in lievitazione.

Una cosa sicuramente farò ora: mi terrò ben lontana dal reparto farina...non ne voglio più vedere per un bel po'....



E voi cosa avreste fatto in una situazione simile? ^_^

venerdì 3 agosto 2012

Mi stavo dimenticando della pizza Gloria....

Se ti interessa il gruppo clicca qui.


Gloria scrive sul gruppo di facebook "la Pasta Madre"..raramente ho letto suoi post, ma io faccio parte di questa comunità da pochissimo tempo.






A casa nostra la pizza si è sempre fatta almeno una volta alla settimana, con l'aiuto della buba special e le sue piccole manine cicciottelle. La farina va dappertutto, dal bancone al nasino. Ma è bello così: a noi piace il lavoro "sporco" di squadra....

Prima che la pasta madre arrivasse nel nostro frigo, la facevo sempre con la ricetta base del bimby, quella per la pizza margherita di pagina 124-125 del libro verde (ecco così non mi copio la ricetta:). Sempre un successo, ma ora che abbiamo abolito il cubetto del lievito di birra e siamo passati alle bolle della madre utilizzo questa ricetta:


250 grammi di pasta madre 
300 grammi di acqua
500 grammi di farina, di cui 400 farina 0 e 100 farina di semola di grano duro (io uso sempre quella di Stigliano)
1 cucchiaino di malto d’orzo 
2 cucchiai di olio
2 cucchiaini di sale

Ne volete un assaggio? Per ora eccovi quello virtuale.......



martedì 31 luglio 2012

E chi era il Senatore Cappelli?

Ebbene, qualche tempo fa questa domanda si insinuava nella mia testa, mentre stavo cercando delle nuove ricettine per fare il pane.

Mi sono imbattuta in tale Senatore Raffaele Cappelli, promotore di una riforma agraria dei primi del Novecento, a cui si deve il nome di questa farina magica, sottile, finissima, che sa di grani antichi.
Citando da wikipedia ... "Similmente a tutti i grani antichi, il grano Senatore Cappelli, con la sua altezza (160-180cm) e il suo apparato radicale sviluppato, soffoca le malerbe ed è quindi indispensabile in agricoltura biologica."



Nei miei ultimi viaggi verso il "mare" (=Jesolo) ho conosciuto un negozio molto fornito, quasi troppo grande per i miei gusti :), che vende pane a lievitazione naturale. Ovviamente ne ho preso un po': mezza pagnotta di Senatore Cappelli e un filoncino di grano duro, tutto insaporito all'olio. Ottimi!!!



Al banco dello "sfuso"...che meraviglia...vendono la farina in sacchetti ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quella confezionata, concorrenziale solo con i pacchi da 25 kg. Ho preso un kg e mezzo di sfarinato di Senatore Cappelli e un'altra variante più grossa............. ^_^ (poi ne ho prese altre, tra cui l'Aida3 del Mulino Rosso, ma questo è un altro post!)


Ieri sera ho impastato con questa ricetta:


500 g farina Senatore Cappelli (io ho fatto 400 g SC e 100 g di grano duro)
120 g lievito madre 300 g acqua
1 cucchiaino malto (ho usato quello in polvere - devo ancora cercare quello simile al miele)

sale


E questo è il magnifico risultato di oggi.....




Buona notte...
Ale

lunedì 16 luglio 2012

Food blog, I love you!!!

Ma quanto adoro i food blog....in rete c'è una comunità generosa che offre a tutti la possibilità di accedere a mille mila ricette.

Sta solo a noi scegliere la migliore per i nostri gusti.

Ultimamente, poi, sta prendendo piede anche l'accompagnamento fotografico: che coppia vincente!

Mi perdo le ore a guardare immagini accompagnate da ricette strepitose (o viceversa?), perchè sappiamo che l'emozione che ci regala una fotografia è immensa anche se dura un secondo! E le ricette acquisiscono valore se accompagnate da una dettagliata spiegazione iconografica!!

Oggi vi parlo del blog di Claudio, che ho conosciuto sul gruppo facebook della pasta madre: l'ha chiamato le fables de sucre...eh sì, perchè anche lo zucchero ci fa spesso sognare... e guardando certi suoi capolavori non puoi fare a meno di lasciarti andare con la fantasia e con il desiderio di provare a sperimentare qualcosa di nuovo, anche nella tua cucina.

Quando Claudio scrive sul gruppo, leggi della sua passione per le "mani in pasta", per il fatto in casa. Non si limita nel consigliarti. E se gli mandi qualche lavoretto fatto da te seguendo una delle sue ricette, lui la pubblica sul suo blog.
La trovo una cosa così social-carina!!! :)

Dateci un'occhiatina e vedrete che verrà anche a voi voglia di raccontare qualche fiaba di zucchero, mentre vi pappate quella favolosa brioche al fior di latte, che questo pomeriggio/sera verrà prodotta anche a casa nostra, speriamo con buoni risultati.

Lascio qui il link del blog e spero di postare presto le MIE foto. Ora, giusto per farvi venire ancora più voglia di leggere questa ricetta, vi lascio la foto della brioche di Claudio.



ciao, al prossimo food blog!


mercoledì 11 luglio 2012

Antipasto fai da te..

Ecco le mie super-iper-mega velocissime sottolio. Ottime in tutti i contesti. Le porto in tavola questa sera con questo pane ..

Zucchine di ale:

1kg di zucchine
1 cipolla
2 bicchieri di olio
1 1/2 bicchiere di aceto bianco
10 foglie di basilico
sale qb

Ok..affettate le verdure (cipolla a striscioline e zucchine a rondelle) e fate cuocere con tutti gli altri ingredienti per 3 minuti.

Spegnete il fuoco, aspettate che si raffreddino e invasate.

Buon appetito.



venerdì 6 luglio 2012

Biscotti uno tira l'altro...

Ecco una ricettina veloce veloce, da provare anche senza bimby. Io l'ho fatta ieri sera col bimby, ci ho messo mezzo secondo, ma forse ho aspettato comunque troppo, perchè l'impasto è risultato molto molto morbido..

Biscottini al burro di ale.
120 gr di burro
180 gr di farina (ho usato la biscotto bio di Plurimix...che bbbona!)
2 tuorli
1 bustina di vanillina
70 gr di zucchero, di cui 35 grammi di zucchero di canna

Impastate insieme la farina, il burro e le uova. Aggiungete poi la vanillina e lo zucchero. Formate una palla, ricopritela con della pellicola e lasciate riposare in frigo per un'oretta (se come me non avete molto tempo, mettetela nel freezer). Col bimby: inserite tutto nel boccale e lavorate per qualche secondo a velocità 4.


Passato il tempo, togliete la palla dal freezer e preparate dei bastoncini con diametro un cm e mezzo. Tagliate dei pezzettini, come se fossero gnocchi, fate delle palline e mettetele su una teglia rivestita di carta da forno. Al centro di ogni pallina fate una leggera pressione.

Infornate per 15 minuti a 200°.

 Appena sfornati mettete nel centro del biscottino un po' di marmellata a vostro piacere. Freddi, spolverate con lo zucchero a velo.

 A noi sono piaciuti moltizzimo!! :)