Ebbene, qualche tempo fa questa domanda si insinuava nella mia testa, mentre stavo cercando delle nuove ricettine per fare il pane.
Mi sono imbattuta in tale Senatore Raffaele Cappelli, promotore di una riforma agraria dei primi del Novecento, a cui si deve il nome di questa farina magica, sottile, finissima, che sa di grani antichi.
Citando da wikipedia ... "Similmente a tutti i grani antichi, il grano Senatore Cappelli, con la sua altezza (160-180cm) e il suo apparato radicale sviluppato, soffoca le malerbe ed è quindi indispensabile in agricoltura biologica."
Nei miei ultimi viaggi verso il "mare" (=Jesolo) ho conosciuto un negozio molto fornito, quasi troppo grande per i miei gusti :), che vende pane a lievitazione naturale. Ovviamente ne ho preso un po': mezza pagnotta di Senatore Cappelli e un filoncino di grano duro, tutto insaporito all'olio. Ottimi!!!
Al banco dello "sfuso"...che meraviglia...vendono la farina in sacchetti ad un prezzo nettamente inferiore rispetto a quella confezionata, concorrenziale solo con i pacchi da 25 kg. Ho preso un kg e mezzo di sfarinato di Senatore Cappelli e un'altra variante più grossa............. ^_^ (poi ne ho prese altre, tra cui l'Aida3 del Mulino Rosso, ma questo è un altro post!)
Ieri sera ho impastato con questa ricetta:
500 g farina Senatore Cappelli (io ho fatto 400 g SC e 100 g di grano duro)
120 g lievito madre 300 g acqua
1 cucchiaino malto (ho usato quello in polvere - devo ancora cercare quello simile al miele)
sale
E questo è il magnifico risultato di oggi.....
Buona notte...
Ale
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